Thursday, July 12, 2012

Borse Gucci, la collezione Gucci 1973 Bags Stylosophy

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  • Gucci, la collezione Gucci 1973

Borse dal taglio classico e bon ton, molto lontane da quelle techno-sporty che abbiamo visto durante con la primavera-estate 2010. Frida Giannini punta soprattutto su modelli dal fascino intramontabile, come pochette, shoulder bag squadrate e bauletti. Senza fronzoli o appliazioni che non farebbero altro che appesantire il design di questi modelli, domina solamente il logo della doppia G del fondatore Guccio Gucci, rivisitato secondo un disegno dallo stile retro, su materiali come suede, coccodrillo coach outlet online store, pelle e pitone. Una collezione davvero vincente, che non potrà che soddisfare le amanti di questo marchio italiano.

Dom 25/07/2010 da Marinella Borzi in Gucci Collezione 2011

Una collezione, quindi, fortemente orientata verso il passato, una tendenza che accomuna molti altri brand, che dopo essersi avventurati in percorsi molto audaci con le collezioni precedenti hanno voluto fermarsi per riprendere fiato, cercando di recuperare la bellezza dello stile del passato. E guarda caso, è una scelta che accomuna i tre più importanti brand al mondo per quanto riguarda la pelletteria: Louis Vuitton, Prada e appunto Gucci.

Foto: Gucci, la collezione Gucci 1973

Anche Gucci, per la stagione autunno-inverno 2010/2011, si lascia andare ai ricordi. Sempre più case di moda, dopo collezioni per un certo verso “estreme” e orientate verso una contemporaneità ancora inesplorata, hanno fatto un brusco cambiamento di rotta, cercando di recuperare un po’ la tradizione del marchio scarpe on line, avvicinandosi ad atmosfere dallo stile vintage. E’ il caso di molti brand Coach Handbags, come per esempio Louis Vuitton e Prada, ma anche di Gucci, che per la prossima stagione ci propone un’intera collezione volta al passato: è la Gucci 1973.

Si chiama Gucci 1973 ed è una collezione che Frida Giannini ha in un certo senso voluto dedicare ai fasti della casa di moda italiana, tra le più importanti e le più amate soprattutto nei ruggenti anni sessanta e settanta, quando i marchi di moda, dopo la guerra, cominciavano sempre più a diventare dei veri e propri status symbol.

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